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Associazione culturale Neoborbonica
L'orgoglio di essere meridionali

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MONARCHIA SI' - MONARCHIA NO PDF Stampa E-mail

Cari Amici,

Molte volte?? capitato di imbatterci nella discussione monarchia s?- monarchia no.

La considerazione pi? frequente ? che sembra poco popolare o giusto che una sola persona? sia depositaria di un?autorit? che accentra molte prerogative. Per di pi? se questa potest? ? anche ereditaria allora sembra quasi intollerabile.

Nessuno sembra per? indignarsi troppo in considerazione del fatto che spesso ci si ? spellati le mani ad applaudire o a riverire, anche nella nostra storia recente, personaggi che poi si sono rivelati tiranni sanguinari con potere incontrollato.

Questa esperienza ci ha per? insegnato che proprio perch? tutti i sistemi sono stati intaccati, non si pu? prescindere da nessuna ipotesi nel tentativo di porre mano ad un qualsivoglia miglioramento,tanto meno si pu? prescindere dal modello della monarchia costituzionale che l?esperienza di paesi a noi molti vicini ,anche culturalmente,ci offre.

Sin dalla esperienza della antica Grecia, la culla storica della democrazia, il problema ? sempre stato quello della influenza delle oligarchie che cercavano di asservire le istituzioni politiche.

In Italia abbiamo vissuto l?oligarchia dei partiti e dei sindacati e ultimamente stiamo vivendo quella mediatica, ma questo fenomeno ? comune a tutte le democrazie, che nascono dalla speranza di un? innalzamento dello stile di vita e dall?estensione del potere da pochi a molti. Quindi a questo punto la democrazia sembra suonare pi? come demagogia, con la perdita del senso di responsabilit? della politica e conseguente scadimento etico.

Nulla ci potrebbe tuttavia salvare da un re stupido o cattivo? o peggio corrotto. La storia ci ha insegnato ampiamente per? che nulla ci ha salvato da un uomo corrotto,un normale borghese piuttosto che un proletario, per finire con un politico o un presidente. Il fatto di prendere in esame un essere umano ci porta ad avere aperto tutto il ventaglio delle possibilit?.

Dove il discorso ? interessante ? sul piano ereditario. L?ereditariet? di per s? presuppone una adeguata educazione al ruolo del successore. La questione non si esaurisce qui, poich? l?educazione non ? tutto e? si deve comunque relazionare con il carattere della persona,ma costituisce sicuramente un freno.

Si pu? senz?altro affermare poi che gli interessi privati e pubblici del re coincidano. Tanto pi? un re si prodigher? per il bene della nazione,per il bene pubblico, tante pi? possibilit? avr? di mantenere il trono.

Inoltre l?ereditariet? sottrae la pi? importante carica dello Stato, il massimo rappresentante della nazione, non di una parte sola, del suo popolo, alle beghe politiche, alle lotte delle parti.

Infatti tra il sovrano e il suo popolo esiste un ?patto d?onore? che li lega l?un l?altro ed egli diviene quindi il simbolo dell?unit? nazionale,indipendente da qualsiasi altro potere dello stato.

La monarchia ? perci? il simbolo e allo stesso tempo l?espressione pi? alta,stabile e duratura dello Stato.

Dunque il sistema monarchico ? quello meno dannoso perch? il cattivo comportamento del principe ? un comportamento isolato che finisce con quel individuo, mentre negli altri regimi il comportamento censurabile ? sempre l?espressione del comportamento di un gruppo di persone che sono sotto la pressione di una o pi? oligarchie e che sicuramente non si esauriranno con una persona. Infatti nel regime repubblicano anche la destituzione o sostituzione di cento politici corrotti, non cambia la tendenza di fondo, dove la spinta al perseguimento di interessi particolari anzich? pubblici diviene irresistibile.

Nella monarchia c?? un filtro? che serve comunque a riequilibrare il potere e la spinta delle oligarchie nei confronti dell?interesse di un popolo.

Non bisogna lasciarsi ingannare dall?apparenza e dalla superficialit?, giudicando anacronistico l?istituto monarchico.

A tal proposito ? interessante leggere ci? che scriveva profeticamente un illustre statista, Domenico Fisichella nel 1999: ? E? cos? per? l?esplosione demografica, che vedr? continenti assediati e continenti assedianti,con manifestazioni terroristiche e anche belliche interne ed internazionali; e si capisce che le chiusure da un lato e gli assalti dall?altro inerenti e connessi agli assedi poco si conciliano a coltivare la pianta delicata della libert?. Peseranno le esigenze della difesa e dell?offesa, e quando ci? accade i primi spazi che si restringono sono quelli della libert?.?

I vasti aggregati demografici allontanano il potere centrale? dai cittadini,quindi lo rendono meno controllabile e dall?altra parte aumenta la possibilit? di manipolare l?opinione pubblica da parte delle oligarchie.

L?esigenza di riunire il comando, proprio per far fronte a queste nuove sfide, e il restringimento della libert? che ci? comporter?, render? l?istituto della monarchia pi? attuale;poich? esso ? garanzia di salvaguardia degli interessi, ma anche di autorit? nei confronti della comunit?.

Tutta questa realt? addivenire? porr? la questione del quadro istituzionale, oltre che politico,economico e sociale. La monarchia va tenuta in considerazione sia come prospettiva che come proposta anche se l?orgoglio? individuale pu? ribellarsi all?idea di rinunciare alla designazione diretta o indiretta del vertice dello stato,ma questa rinuncia riserva ben altri vantaggi, pi? importanti.

Si pu? affermare per dirla con Fisichella che: la monarchia rende pi? visibile e simboleggia la sovranit??La Monarchia coniuga le prestazioni della pluralit? e i vantaggi dell?unit??.evita la perversione del pluralismo,cio? la polverizzazione decisionale e rappresentativa?..La monarchia ? pi? sottratta della democrazia repubblicana all?influenza del denaro??.quando sulla societ? preme la cappa dell?immobilismo,alla monarchia preme agevolare i fattori di riforma e trasformazione?..?

La sua continuit? e autonomia rispetto alle parti, il suo immedesimarsi con lo Stato, permettono alla monarchia di sottrarre? il vertice stesso dello Stato al mercimonio delle elezioni ricorrenti.

Un altro illustre statista, Luigi Einaudi, scriveva della monarchia:??una monarchia la quale nei giorni ordinari sia il simbolo rappresentativo dell?unit? della patria e della concordia dei cittadini?ed adempia all?ufficio di tutrice della costituzione e di organo della volont? del popolo nei momenti supremi della vita della nazione,quando le altre forze politiche si dimostrano incapaci di esprimere un governo stabile?.?

Egli ricordava anche le parole che in terra di Spagna i compagni di battaglia rivolgevano ai sovrani di nuovo assunti al trono dopo la sconfitta degli arabi:

? Noi, ognuno dei quali ? uguale a te e che tutti insieme siamo pi? di te,dichiariamo e vogliamo che tu sia Re per la difesa di tutti noi contro chiunque di noi si eriga ad oppressore nostro e contro la follia di noi stessi se per avventura ci persuadessimo a rinunciare alla nostra libert?.Se tu sarai Re per difendere noi e le nostre libert?,noi ti saremo fedeli perch? saremo,cos? facendo,fedeli a noi stessi,ai nostri avi ed ai nostri figli.Ma se tu non sarai il Re che noi vogliamo,sappi che non baster? pi? l?oblio dell?esilio volontario a lavare le tue colpe.?

Meditate gente,meditate.

Gaude Lilio Fortitudo Principum Andevaghensium

Don Paolo

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Dai Borbone alla globalizzazione PDF Stampa E-mail

Il 25 novembre 2005 il Comune di Caserta - Assessorato alle associazioni, l'associazione Terra Nostra ed il Movimento Neoborbonico presentano l?incontro-dibattito:

DAI BORBONE ALLA GLOBALIZZAZIONE

Nella città di Caserta, presso il Chiostro di Sant'Agostino

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APERTURA STANDS  ESPOSITORI ORE 16,00

CONVEGNO ORE 18,00

L'incontro tende a proporre un profilo storico delle iniziative industriali nel sud e della crisi succedutasi al periodo post unitario.

Leggi tutto...
i Borbone,i savoia,il Sud-deChristen. PDF Stampa E-mail

Nel gioco della Torre, se dovessi scegliere fra i Borbone ed i savoia, opterei?a buttare gi? sicuro? i sabaudi.?
Lo farei per la mia estrazione identitaria ed anche perch? i Borbone hanno dato una copiosa pagina di storia a Sud del Tevere.?

Naturalmente mi riferisco a quei Borbone che hanno amministrato la Nazione Napolitana, attuando una forma di qualit? medio alta nella nostra Patria, dando corpo ad una moltitudine di primati sia assoluti che qualitativi, un esempio su tutti, l'dea sociale della colonia di S.Leucio. Gli altri ci hanno lasciato in eredita' permanente: emigrazione e miseria.

Chi oggi ha la fortuna di fregiarsi di questo nome, a mio sommesso e personale avviso, non ? in modo categorico n? simbolo n? rappresentante di quella splendida pagina storica.?
Perch? la monarchia attuale non ci appartiene, n? ci interessa, perch? purtroppo i Carlo i Ferdinando ed i Francesco, Dio li abbia in Gloria, non esistono pi?, perch? in giro la loro qualit? di comandante, di padre e di Re? non c'?..

Quando penso al nostro amato Paese, al disastro ed alla miseria, sia culturale che sociale, penso ad un giovane che nel momento di svilupparsi ha subito un attacco di meningite, che ha stroncato anche per colpa del medico(savoia), una vita che si accingeva a raccogliere il frutto della maturit? che i genitori (Borbone)avevano amorevolmente seminato.

Questo ? il motivo per il quale grider? sempre "indietro savoia", non per nostalgia monarchica, n? per cieco borbonismo, ma per protestare contro chi ha dato un colpo mortale alla gente del Sud, alla mia gente.?
I Borbone, i savoia di oggi sono cose che non ci riguardano, non ci appartengono, perch? anni luce dalle nostre aspirazioni.

I "Borbone" a difesa della nostra identit?, cultura, tradizione, quelli a guardia di una fede, siamo noi, certo meno qualificativi dei nostri antichi regnanti, ma ultima diga a difesa del popolo Napolitano, quindi non aspettiamoci da chi, forse per dovere storico, dovrebbe erigersi a paladino del nostro mondo delle nostre spettanze, perch? non per colpa ma per involuzione identitaria, questo mondo non gli appartiene, dove alle aspettative di rivalsa o al martirio dei nostri amati eroi immolatisi nel nome delle Due Sicilie, a Civitella, a Messina, a Gaeta, a Fenestrelle, si risponde invitando i discendenti della peggiore razza di ladri calata nelle nostre terre, a feste e battesimi mostrando il valore che si da alla battaglia che in tanti di noi combattiamo.

Personalmente sulla Torre, non lascerei nessuno dei rappresentanti attuali delle due dinastie in questione.

Forza e Onore

deChristen

richiesta libri PDF Stampa E-mail

Buongiorno,

per gentilezza vorrei sapere se c'? la possibilit? di acquistare il libro di GIUSEPPE RESSA sul Sud

e l'unit? d' Italia, cos? potrei averlo ben rilegato. Qualora non sia possibile lo scaricher? dal sito.

Grazie mille e cordiali saluti.

Gaetano Caponnetto

Re:Occhio.ANCORA UNA VOLTA HANNO FATTO CENTRO! PDF Stampa E-mail

Se queste sono le premesse non possiamo che aspettarci lacrime e sangue.

Di tutto il complesso periodo del cosidetto risorgimento ,pre - durante - post, mi pare che questo progetto ,senza ancora averlo visto, gi? dimostri il suo scarso valore storico, ma un grandissimo valore propagandistico.

Non si pu? pensare di affrontare un argomento cos? complesso parlando solo di rivolte, mostrando sicuramente una feroce repressione dei legittimisti, senza parlare della Storia vera.Si far? ancora una volta la propaganda ai poveri liberali e neogiacobini, massacrati dai cattivi e tiranni dei Borbone.

Partendo da un presupposto sbagliato pensate a che risultato sballato si arriver?.

Ma ancora una volta, cari amici miei, i nostri detrattori,calunniatori, avranno fatto centro! Ancora una volta useranno questo "megafono" per urlare a tutti che quello che si racconta sui libri di storia ? vero.Dalli al Borbone, al tiranno!

Gaude Lilio Fortitudo Principum Andevaghensium

Don Paolo

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